Titolo Proprio: La presa di Gerico
Autore: Ignoto
Collocazione: c. 226 v.
Classificazione: Bibbia, Teologia, Religioni
IconClass: 71F354
Datazione Certa: 1587
Tecnica: Xilografia
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 10,5 x 17
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L’incisione ricorre cinque volte all’interno del II volume del Flos Sanctorum e due volte nel III. È di difficile lettura, perché manca di attributi iconografici identificativi e si ripete in numerosi capitoli del Flos Sanctorum che trattano della vita di Capitani, Giudici, Sacerdoti e Profeti.
La prima comparsa dell’incisione, alla carta 226 v, si trova a ornamento dei capitoli dedicati alla vita di Giosuè, capitano del popolo ebraico. Successore di Mosè e capo militare degli israeliti, li guidò alla conquista di Gerico. In questo caso, quindi, la xilografia raffigura La presa di Gerico, assumendo un valore didascalico.
L’immagine, la cui resa è estremamente astratta, raffigura in primo piano in posizione quasi centrale il protagonista: un capo militare, vestito come un ufficiale romano che regge lo scudo con il braccio sinistro e nella mano destra porta un bastone. Indossa la spada alla cintura e la testa è coperta da un tipico elmo piumato che ricorda quelli usati dalle truppe spagnole del XVI secolo. Alla sua sinistra un esercito di soldati recanti lance e scudi: a costoro il protagonista sembra rivolgere un’arringa. La parte destra dell’incisione, invece, risulta occupata da architetture che ricordano una città medievale turrita, cinta da alte mura.
L’incisione, come la maggior parte di quelle che si ripetono all’interno dei tomi, non è firmata, ma è possibile sia stata eseguita da un allievo di Pedro Angel: lo sfondo è il tipico fondale infatti di tutte le xilografie firmate con il monogramma P.A.
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